Il genio militare e urbanistico al fianco di Augusto
- Chi era Agrippa?
- Per quale motivo è famoso Agrippa?
- Cosa pensavano i contemporanei di lui?
- Quale eredità ci ha lasciato Agrippa?
- Cronologia
Chi era Marco Vipsanio Agrippa?
Marco Vipsanio Agrippa (Marcus Vipsanius Agrippa), nato intorno al 63 a.C. ad Arpino, è stato uno dei protagonisti più influenti della Roma imperiale.
Proveniva da una famiglia di origini modeste, la gens Vipsania, probabilmente di condizione plebea, figlio di Lucius Vipsanius, come compare nell’iscrizione del Pantheon:
M(arcus) AGRIPPA L(uci) F(ilius) CO(n)S(ul) TERTIVM FECIT.
Marco Agrippa, figlio di Lucio, console per la terza volta fece.
Nulla nella sua nascita lasciava presagire il ruolo cruciale che avrebbe avuto nella storia di Roma.

Agrippa era coetaneo di Ottaviano, con cui strinse un legame profondo fin dalla giovinezza. I due furono inviati da Giulio Cesare ad Apollonia, in Illiria, per completare la loro formazione militare e culturale, dove studiarono insieme a Gaio Cilnio Mecenate, figura centrale nella promozione delle arti e della cultura romana. Questo trio avrebbe poi giocato un ruolo decisivo nella nascita del principato romano e nella trasformazione di Roma in una potenza imperiale.
Un episodio emblematico della loro amicizia risale alla giovinezza: quando il fratello di Agrippa, Lucio, fu condannato a morte per aver sostenuto Pompeo contro Cesare, Ottaviano intervenne presso suo zio per ottenere la grazia, rafforzando così un legame che sarebbe durato tutta la vita.
Negli anni successivi, il rapporto tra Agrippa e Augusto attraversò momenti di tensione, soprattutto a causa di contrasti con il cognato Marco Claudio Marcello, nipote dell’imperatore.
Secondo Svetonio, Agrippa si ritirò a Mitilene con il pretesto di un lieve malessere, ma in realtà per allontanarsi da Roma, dove Augusto sembrava preferire Marcello come suo successore.
Alla morte di Marcello, avvenuta nel 23 a.C., Augusto lo richiamò a Roma e, forse su consiglio di Mecenate, decise di rafforzare il legame familiare: Agrippa divorziò da Marcella, figlia di Ottavia Minore, per sposare Giulia Maggiore, figlia di Augusto e vedova di Marcello.
Sebbene Agrippa e Marcella fossero probabilmente legati da un matrimonio felice, il nuovo vincolo dinastico fu imposto per ragioni politiche.
Dal matrimonio con Giulia nacquero cinque figli: Lucio, Gaio, Giulia Minore, Agrippina Maggiore e Agrippa Postumo. Augusto adottò Lucio e Gaio, designandoli come suoi successori, ma entrambi morirono prematuramente, prima che potessero salire al potere.




Agrippa morì improvvisamente nel 12 a.C. e le sue ceneri furono deposte nel Mausoleo di Augusto. Ottaviano portò il lutto per più di un mese, segno del profondo rispetto che l’imperatore nutriva per lui.
Per quale motivo è famoso Agrippa?
Agrippa è ricordato come il più fidato amico e collaboratore di Augusto, nonché come uno dei principali artefici del successo politico e militare dell’Impero romano. Fu lui a guidare la flotta nella celebre battaglia di Azio (31 a.C.), dove sconfisse Marco Antonio e Cleopatra, assicurando ad Augusto il controllo definitivo su Roma.

Oltre alle imprese belliche, Agrippa si distinse per la sua attività edilizia e ingegneristica. Fu il promotore di grandi opere pubbliche che cambiarono il volto della città: tra queste, la costruzione del Pantheon di Roma, inaugurato nel 27 a.C., e la realizzazione di acquedotti fondamentali come l’Aqua Virgo, che ancora oggi alimenta la Fontana di Trevi.
La sua visione urbanistica contribuì a rendere Roma una città funzionale e monumentale, degna del suo ruolo di capitale dell’Impero.
Agrippa fu molto più di un generale: fu l’architetto della Roma imperiale, un uomo di visione e azione, capace di coniugare strategia militare, ingegneria urbana e senso civico.
La sua eredità vive ancora oggi nei monumenti, nelle infrastrutture e nella memoria storica della città eterna.
Con Augusto e Mecenate, fu uno dei pilastri della nascita del principato romano, il sistema che avrebbe retto Roma per secoli.
Cosa pensavano di lui i contemporanei?
Agrippa era stimato per la sua lealtà, sobrietà e spirito pratico. Non cercò mai il potere personale, preferendo sostenere Augusto e contribuire al bene comune.
Il popolo lo amava profondamente, e la sua generosità postuma ne è una prova: alla sua morte, Agrippa lasciò in eredità ai cittadini di Roma i suoi giardini (Campus Agrippae), le Terme di Agrippa — prime terme pubbliche della storia, accessibili gratuitamente, svolgendo una funzione igienica fondamentale per la salute della città.
Lasciò inoltre 400 sesterzi da distribuire a ciascun cittadino.
I poderi che lasciò ad Augusto, vennero da questi resi pubblici, permettendo a tutti di beneficiarne.
Questo gesto finale conferma il suo profondo senso civico e il legame indissolubile con Roma.
Quale eredità ci ha lasciato?
L’eredità di Agrippa è vasta e tangibile, e rappresenta una parte fondamentale del patrimonio storico e architettonico di Roma:
- Pantheon di Agrippa, con la sua celebre iscrizione.
- Aqua Virgo, acquedotto ancora attivo.
- Terme di Agrippa, primo grande complesso termale pubblico.
- Cloaca Maxima, restaurata e ampliata.
- Campo Marzio, arricchito con portici, giardini e fontane.
- Teatro di Ostia, centro culturale della città portuale.
- Horrea Agrippiana, magazzini pubblici.
- Basilica di Nettuno, accanto al Pantheon.
- Septa Iulia, spazio per votazioni e assemblee.
- Aqua Iulia, altro acquedotto strategico.



Agrippa si occupò anche di geografia romana, supervisionando la creazione di una mappa dettagliata dell’Impero romano, successivamente incisa su marmo e collocata in un colonnato fatto erigere da sua sorella Vipsania Polla.
Tra le sue opere letterarie, si ricorda un’autobiografia, oggi perduta, che avrebbe offerto preziose testimonianze sulla sua vita e sul periodo storico.

Cronologia:
63 a.C.: nascita ad Arpino.
45 a.C.: partecipa con Ottaviano alla battaglia di Munda sotto Cesare.
44 a.C.: studia ad Apollonia con Mecenate e Ottaviano.
42 a.C.: combatte a Filippi contro gli uccisori di Cesare.
36 a.C.: guida la flotta contro Sesto Pompeo, ottiene la corona navale.
37 a.C.: primo consolato; sposa Pomponia, da cui nasce Vipsania Agrippina.
27 a.C.: costruisce il Pantheon e assume il terzo consolato.
25 a.C.: sposa Marcella Maggiore, nipote di Augusto.
23 a.C.: muore Marcello; Agrippa si ritira a Mitilene.
21 a.C.: sposa Giulia, figlia di Augusto.
19 a.C.: inaugura l’Aqua Virgo.
12 a.C.: muore improvvisamente, forse per malattia; le sue ceneri vengono deposte nel Mausoleo di Augusto.
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