Agrippa Postumo

L’erede ripudiato e assassinato

Agrippa Postumo, figlio di Marco Vipsanio Agrippa e Giulia Maggiore figlia di Augusto.

Nacque nel 12 a.C., poco dopo la morte del padre (da qui il nome, stabilito da Augusto in onore del genero e grande amico di Ottaviano).
Aveva due fratelli maggiori: Gaio Cesare e Lucio Cesare, e due sorelle maggiori: Giulia minore e Agrippina maggiore.
Come quella dei fratelli la sua educazione fu curata dallo stesso Augusto.

Il 27 giugno del 4 d.C. dopo la morte dei suoi fratelli ed eredi di Augusto, Agrippa fu adottato nel Foro Romano insieme a Tiberio da Ottaviano.

Agrippa Postumo – Roma Musei Capitolini – Sala degli Imperatori

Fra l’8 e il 14, prima della morte di Augusto, ci fu un tentativo fallito, organizzato da Lucio Audasio e Asinio Epicadio, di rapire il giovane e sua sorella Giulia minore, entrambi esiliati su due diverse isole, e portarli alle legioni per scatenare una guerra civile.
Alcuni mesi prima di morire sembra che Augusto, in compagnia di un amico, Paolo Fabio Massimo, abbia raggiunto segretamente Pianosa per incontrare Agrippa. L’incontro portò ad una riconciliazione fra i due, tanto che si sperò in un richiamo del giovane dall’esilio. Fabio Massimo raccontò dell’incontro alla moglie Marcia, amica di Livia, che si confidò con l’imperatrice; Fabio Massimo morì poco dopo, forse costretto al suicidio e in breve tempo lo seguì lo stesso Augusto.
Subito dopo la morte di Augusto, Agrippa fu ucciso a Pianosa da un centurione; dalle fonti non è chiaro se l’ordine di ucciderlo sia stato dato dallo stesso Augusto poco prima di morire, da Tiberio, da Livia o fu un’iniziativa dello stesso centurione che lo aveva in custodia.
Uno schiavo di Agrippa Postumo, Clemente, subito dopo la morte di Augusto, aveva pianificato un tentativo di liberare il giovane e, con una nave da trasporto, portarlo alle legioni in Germania, che si stavano rivoltando, dove si trovavano la sorella di Agrippa, Agrippina maggiore, e il marito di lei Germanico, ma non riuscì ad arrivare in tempo per salvare il giovane riuscendo solo a portare con sé le ceneri del suo padrone.
Alcuni mesi dopo lo stesso Clemente che si era rifugiato prima in Etruria e poi in Gallia, spacciandosi per Agrippa riuscì ad ottenere grandi appoggi sia tra i senatori sia tra i cavalieri, arrivando addirittura a marciare verso Roma con una numerosa banda, ma alla fine fu catturato con uno stratagemma e ucciso.

Lucio morì nel 2 a Massilia a causa di una malattia e Gaio nel 4 per i postumi di una ferita di guerra.

Nel 7 Agrippa fu costretto all’esilio, prima a Sorrento e in seguito a Planasia.
Il motivo ufficiale dell’esilio fu il carattere violento e insensato del giovane; Agrippa, già privo di buone qualità, passava la maggior parte del tempo a pescare facendosi chiamare Nettuno.

Leggi anche:

Ottaviano Augusto

Ottaviano Augusto, primo imperatore romano, regnò per 41 anni dal 27 a.C. al 14 d.C. Celebre per la transizione da repubblica a impero, promosse riforme politiche e sociali stabilizzando Roma. Fu acclamato “padre della patria” e inaugurò la Pax Romana, sostenendo le arti e monumenti che arricchirono la cultura romana.

Livia Drusilla

Livia Drusilla, prima imperatrice romana e moglie di Augusto, fu una figura chiave della storia di Roma. Nata in una famiglia nobile, esercitò notevole influenza politica, sostenendo il figlio Tiberio e orchestrando intrighi per consolidarne il potere.

Agrippina Maggiore

Agrippina Maggiore, figlia di Marco Vipsanio Agrippa e Giulia, sposò Germanico e ebbe nove figli, tra cui Caligola e Agrippina Minore. Celebre per il suo coraggio, divenne bersaglio della gelosia di Tiberio. Dopo la morte di Germanico, fu esiliata a Ventotene, subendo gravi maltrattamenti fino alla morte per digiuno.

La Dinastia Giulio Claudia

La dinastia giulio-claudia riunisce due famiglie potenti, i Giulii e i Claudii, e comprende figure chiave come Cesare, Ottaviano (Augusto), Tiberio e Nerone. Questa dinastia è contrassegnata da intrighi e tragedie, culminando con il suicidio di Nerone nel 68 d.C., lasciando una forte impronta nella storia romana.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.