La tazza con corteo marino di Palazzo Massimo a roma è Tra i capolavori più affascinanti conservati a Palazzo Massimo, spicca una straordinaria tazza marmorea decorata con un fregio marino di rara eleganza. Rinvenuta nell’area del lungotevere in Sassia, probabilmente nei pressi degli antichi Horti di Agrippina, questa opera d’arte unisce raffinatezza tecnica, profondità mitologica e valore storico. Il fregio scolpito raffigura un corteo marino animato da Nereidi e tritoni, culminante nella scena della consegna delle armi ad Achille, episodio centrale dell’Iliade di Omero. L’opera, realizzata in marmo pentelico, è un esempio eccellente di scultura decorativa romana influenzata dal tardo ellenismo, e testimonia la cultura colta e simbolica delle élite imperiali.
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La toeletta di Afrodite
ROMA- MUSEO NAZIONALE ROMANO – PALAZZO MASSIMO. Il cubicolo B della Villa di Agrippa presenta pareti rosse in cinabro, decorazioni fastose, e rappresentazioni artistiche di divinità e scene mitologiche.
Il criptoportico
ROMA – MUSEO NAZIONALE ROMANO – PALAZZO MASSIMO Gli affreschi del criptoportico vennero rinvenuti nel 1879, durante gli scavi sul Tevere, sono una delle migliori testimonianze della pittura dell’epoca augustea
Decorazioni Murali della Villa di Vipsanio Agrippa
ROMA MUSEO NAZIONALE ROMANO – PALAZZO MASSIMO
La camera E della Villa di Vipsanio Agrippa presenta decorazioni che richiamano il mondo femminile, con colori tenui e rappresentazioni sacre.
Domus di Marco Vipsanio Agrippa
Nel 1879, scavi nel giardino della casa Farnesina a Trastevere rivelarono i resti di una villa augustea, con straordinarie decorazioni murali. Sebbene manchino oggetti d’arredo, la qualità degli affreschi suggerisce un legame con Marco Vipsanio Agrippa.
Sala degli Imperatori
La Sala degli Imperatori del Palazzo Nuovo espone 67 busti e ritratti di imperatori romani, evidenziando l’evoluzione della ritrattistica dal periodo repubblicano al tardo-antico. Centrale è la statua di Elena Augusta, madre di Costantino I.
La sala del Gladiatore
La sala contiene il Galata Capitolino, scultura centrale erroneamente associata a un gladiatore. Vicino ci sono opere di qualità come l’Amazzone ferita. Raffigura un Gallo ferito, simbolo di resistenza. La datazione della scultura è dibattuta tra studiosi.
Sepolcro dei Platorini
La tomba, scoperta nel 1880 e ricostruita nel 1911 da Roberto Paribeni, è caratterizzata da una pianta rettangolare, decorazioni tiberiane e conservazione di urne cinerarie, evidenziando le complesse relazioni tra gli occupanti e la rilevanza storica del sepolcro.
Natatio, la piscina principale delle antiche Terme di Diocleziano
La piscina, circondata da marmi di Luni, si estende su 4000 metri quadrati e ha una profondità di 1 metro. Presenta colonne, nicchie con statue e mosaici colorati, con il Chiostro piccolo costruito nel ‘500 sopra di essa.
Lapis Niger
Nel Foro Romano, sotto una pavimentazione troncata, si trova la più antica iscrizione in lingua latina, risalente al VI secolo a.C., legata a un santuario dedicato al dio Vulcano e alla legge sacra del luogo.