Le pareti ingannevoli

Il sorprendente criptoportico conservato a Palazzo Massimo, è un paesaggio inventato e immaginato per cantare e racchiudere (in un hortus conclusus) il presente felice, il piacere di vivere e di godere della pace, dell’ordine, della giustizia riportati da Augusto con la vittoria sulle forze selvagge.

Il Casino dei Principi

A pochi passi dal Casino Nobile, al quale è collegato anche da una galleria sotterranea, si trova il Casino dei Principi, un piccolo edificio trasformato e ampliato anch’esso prima da Valadier e poi da Caretti. Perdute le tempere murali raffiguranti paesaggi dell’antica Grecia e dell’antica Roma, si conservano solo le decorazioni della sala da pranzoContinua a leggere “Il Casino dei Principi”

Il Museo dell’Arte Salvata

Chi preserva il passato, preserva il futuro Il Museo dell’Arte Salvata nasce con l’obiettivo di raccontare il salvataggio delle opere d’arte in tutte le sue fasi: dalle indagini alle restituzioni, dal recupero dei capolavori al ritrovamento di beni storici e artistici tra le macerie dei terremoti grazie agli interventi dei Caschi blu della Cultura, laContinua a leggere “Il Museo dell’Arte Salvata”

Palazzo Massimo

Palazzo Massimo alle Terme, nato come collegio per i Gesuiti, costruito tra il 1883 e il 1887 venne acquistato dallo Stato nel 1981 come sede aggiuntiva del Museo Nazionale Romano.
Il palazzo è stato aperto al pubblico nel 1995.
Ospita una sezione di arte antica, comprendente una bellissima collezione di statue, sarcofagi, mosaici e affreschi presi da famose domus patrizie, mentre il piano sotterraneo ospita la sezione numismatica e quella di oreficeria.

Terme di Diocleziano

Sede del Museo Nazionale Romano Nazionale Roma Pass La sede storica del Museo Nazionale Romano si trova presso una delle aree archeologiche più importanti di Roma, dove sono ancora conservati i resti delle Terme di Diocleziano, le più grandi della capitale, dotate di una decorazione particolarmente sfarzosa. L’imperatore le costruì tra il 298 e ilContinua a leggere “Terme di Diocleziano”

Il Bruto Capitolino

La potenza del ritratto romano Dante, Shakesheare, Jeaques Luis David ne furono profondamente affascinati L’identificazione, fin dal Cinquecento, con il mitico primo console della Repubblica Romana, Lucio Giunio Bruto è oggi ritenuta non improbabile. Il fascino di questo personaggio, unitamente al suo valore simbolico, fecero sì che Napoleone lo volesse a Parigi nel 1797 (insiemeContinua a leggere “Il Bruto Capitolino”

Il Colosseo

L’anfiteatro Flavio, il più grande del mondo antico Un po’ di storia Il Colosseo, originariamente conosciuto come Anfiteatro Flavio (in latino: Amphitheatrum Flavium) o semplicemente Amphitheatrum, situato nel centro della città di Roma, è il più grande anfiteatro romano del mondo. In grado di contenere un numero di spettatori stimato tra 50.000 e 87.000 unità,Continua a leggere “Il Colosseo”

Stanza delle Rondini

Dopo una piccola loggia chiusa da belle vetrate a tortiglioni nei toni del giallo, si passa in una stanza dominata dai colori freddi dell’azzurro e del blu. Il soffitto era in origine dipinto a fingere un cielo con voli di rondine ma è andato perduto. Restano però, agli angoli, stucchi con rondini in amore, cheContinua a leggere “Stanza delle Rondini”

La Casina delle Civette

Il più misterioso edificio dei Musei di Villa Torlonia. Un dedalo di stanze e richiami simbolici. E’ stata la residenza del Principe Giovanni Torlonia fino alla sua morte nel 1938. Famoso per la sua scontrosità e misantropia, aveva come motto “Solitudine e Sapienza”. Appassionato esoterista, aveva scelto come suo emblema proprio la civetta: simbolo della conoscenza occulta

Stanza del Chiodo

La stanza, usata dal principe Torlonia come studio, è caratterizzata dalla bellissima vetrata a forma di testa di chiodo, realizzata su disegno di Duilio Cambellotti negli anni 1914-1915. I numerosi quadrotti che la compongono formano un disegno di pampini, tralci e grappoli d’uva, ottenuto con vetri colorati ma anche con ritocchi a pennello. Nella stessaContinua a leggere “Stanza del Chiodo”