Giacomo Balla

Ricostruzione Futurista dell’Universo

Chi era Giacomo Balla?

Giacomo Balla è stato un pittore e scultore italiano, uno dei principali esponenti del movimento futurista. Nato il 18 luglio 1871 a Torino, ha iniziato la sua formazione artistica presso l’Accademia Albertina di Torino e in seguito si è trasferito a Roma, dove ha vissuto per gran parte della sua vita. Inizialmente influenzato dal Divisionismo, Balla ha poi abbracciato il Futurismo, contribuendo in modo significativo a questo movimento con le sue opere che esploravano il dinamismo, la velocità e il movimento.

Balla è stato un innovatore instancabile, sperimentando diverse tecniche artistiche e materiali. Ha firmato il “Manifesto tecnico della pittura futurista” nel 1910, un documento chiave del movimento Futurista. Durante la sua carriera, ha lavorato su numerosi progetti, inclusi dipinti, sculture, scenografie e design di mobili.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Balla ha continuato a lavorare e a esplorare nuove forme artistiche, tra cui l’astrattismo. È morto a Roma il 1º marzo 1958, è sepolto nel Cimitero del Verano.

Per quale motivo è famoso Balla?

Giacomo Balla è famoso per essere uno dei principali esponenti del movimento futurista, un’avanguardia artistica che celebrava la modernità, la velocità e il dinamismo. Le sue opere, come “Dinamismo di un cane al guinzaglio” e “Velocità astratta”, sono celebri per la loro rappresentazione del movimento e dell’energia.

Finto funerale:
Nel 1914, i futuristi inscenarono un finto funerale per Balla, simbolizzando la sua rinascita come artista futurista. Questo evento segnò il suo completo abbandono delle tecniche tradizionali e il suo impegno totale nel Futurismo.

FuturBalla:
Balla adottò il nome “FuturBalla” per sottolineare la sua identità futurista. Questo nome rifletteva il suo desiderio di ricostruire l’universo attraverso l’arte, un concetto che esplorò insieme a Fortunato Depero nel “Manifesto della Ricostruzione Futurista dell’Universo” del 1915.

Provocazioni futuriste:
Balla partecipò a numerose provocazioni futuriste, tra cui performance teatrali e manifestazioni pubbliche. Queste azioni erano progettate per sfidare le convenzioni artistiche e sociali dell’epoca.

Caffè futurista di Roma:
Balla frequentava il Caffè Aragno, un noto ritrovo per artisti e intellettuali futuristi a Roma. Questo locale era un centro di discussione e innovazione artistica.

Casa in via Oslavia:
La casa di Balla in via Oslavia, a Roma, è un esempio straordinario della sua visione artistica. Trasformata in un’opera d’arte totale, la casa rifletteva i principi del Futurismo con pareti colorate, mobili futuristi e decorazioni innovative. Balla visse in questa casa dal 1929 fino alla sua morte nel 1958.

Cosa pensavano i contemporanei di lui?

Giacomo Balla era una figura molto rispettata e ammirata dai suoi contemporanei, soprattutto all’interno del movimento futurista.

  • Entusiasmo per il Futurismo: Balla e gli altri futuristi dimostravano un profondo entusiasmo per l’uomo, le sue macchine e le sue costruzioni, con un desiderio di rinnovamento all’insegna della velocità e del progresso. La sua pittura, con un fare sperimentale, andava oltre la staticità della materia per rappresentare il dinamismo tipico del movimento futurista.
  • Innovazione e Modernità: Balla era visto come un innovatore che proiettava la sua arte nel futuro, grazie all’ampliarsi del concetto di modernità e progresso. Le sue opere erano caratterizzate da vivaci effetti di simultaneità che si armonizzavano con lo spazio urbano moderno. Balla ha avuto un ruolo determinante anche nelle arti applicate e nella moda, contribuendo alla ricostruzione dell’universo futurista con disegni per stoffe, ricami, foulards, sciarpe, cuscini e tappeti.

Balla era quindi considerato un artista visionario e un pioniere del Futurismo, capace di influenzare non solo la pittura, ma anche il design e le arti applicate.

Quale eredità ci ha lasciato Balla?

Balla ha contribuito a definire e sviluppare molti dei temi e delle tecniche che sono diventati distintivi del Futurismo. Il suo impatto si è esteso oltre il Futurismo, influenzando movimenti artistici successivi e lasciando un’eredità duratura nel mondo dell’arte contemporanea.

Tra le opere più celebri di Giacomo Balla, spiccano:

  1. Dinamismo di un cane al guinzaglio (1912) – Questa rappresentazione del movimento di un cane in corsa è un’icona dell’arte futurista.
  2. Lampada ad arco (1909-1911) – Un’opera che cattura la luce elettrica in modo astratto e dinamico.
  3. Le mani del violinista (1912) – Dipinge il movimento delle mani di un violinista mentre suona.
  4. Bambina che corre sul balcone (1912) – Illustra il dinamismo di una bambina in corsa.
  5. Compenetrazione iridescente (1912-1914) – Un’opera astratta che esplora la luce e il colore con forme geometriche.

La Pazza

1905

Il Dubbio

02.12.22

Lampada ad arco

1909-1911

Bambina che corre sul balcone 1912

Le frecce della vita

1928

Insidie di Guerra

1915

Forme grido Viva l’Italia 1915

Canto patriottico in piazza di Siena 1915

Giacomo Balla – Autoritratto 1894 olio su cartone

Cronologia:
1871– 18 luglio – nasce a Torino

1895 – si trasferisce con la madre a Roma, dove resterà per tutta la vita.

Primi Anni e Divisionismo (Fine ‘800 – Inizio ‘900):
Balla ha iniziato la sua carriera artistica nel contesto del Divisionismo, una tecnica che enfatizza l’uso di punti e linee di colore puro per creare effetti di luce e colore.
Le sue prime opere, come “La pazza” (1905), mostrano l’influenza di questo stile, con una particolare attenzione alla resa della luce.

1895 Trasferimento a Roma e Influenza del Neo-Impressionismo:
Dopo il trasferimento a Roma nel 1895, e un soggiorno a Parigi nel 1900, Balla ha assorbito influenze dal Neo-Impressionismo francese, che ha ulteriormente arricchito il suo uso del colore e della luce.

Svolta Futurista (Anni ’10):
Con l’avvento del Futurismo, Balla ha fatto una svolta radicale. Nel 1910 ha firmato il “Manifesto tecnico della pittura futurista” e ha iniziato a creare opere che celebravano il movimento, la velocità e la modernità.
Quadri come “Dinamismo di un cane al guinzaglio” (1912) e “Velocità astratta” (1913) incarnano questa fase con l’uso di linee dinamiche e forme astratte.

Esplorazioni e Innovazioni (Anni ’20 e ’30):
Durante questo periodo, Balla ha continuato a sperimentare con il linguaggio futurista. Ha esplorato il fotodinamismo, che cercava di rappresentare il movimento attraverso una sequenza di immagini statiche. Inoltre, si è interessato all’arte totale, creando anche oggetti di design, scenografie e vestiti futuristi.

Post-Futurismo e Astrattismo (Anni ’40 – ’50):
Nel periodo successivo alla Seconda Guerra Mondiale, il Futurismo aveva perso molta della sua influenza originale, ma Balla ha continuato a lavorare, spostandosi verso uno stile più astratto. Le sue opere di questo periodo, come “Compenetrazioni iridescenti” (1954), mostrano un interesse per le forme geometriche e i colori vivaci.

1958 – 1 marzo – muore a Roma all’età di 86 anni e viene sepolto nel cimitero del Verano.

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Casa Museo di Giacomo Balla

Casa Balla, creata dalla famiglia Balla nel 1929, è un laboratorio artistico che fonde funzionalità ed estetica. Questo spazio unico celebra l’arte attraverso oggetti quotidiani, perpetuando la tradizione e la creatività del movimento Futurista. Visite su prenotazione.

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