Il Narciso
Michelangelo Merisi detto Caravaggio
1599 Olio su tela
Roma Palazzo Barberini
I dipinto è stato attribuito a Caravaggio da Roberto Longhi, ma non figura in alcuna biografia contemporanea al pittore.
L’interpretazione di un tema della mitologia in epoca moderna, tuttavia, e la naturalezza della posa e dell’espressione di Narciso innamorato di se stesso, sono certamente tematiche affini all’opera dell’artista lombardo.

Il formato verticale della tela permette a Caravaggio di creare un’immagine quasi perfettamente doppia. Narciso, giovane elegante con un corpetto decorato, larghe maniche a sbuffo e pantaloni verde smeraldo, inginocchiato si protende verso l’acqua. Le sue braccia piegate ad angolo e riflesse seguono l’andamento della tela, e dal suo profilo si coglie l’espressione anelante.



Il dipinto è stato collocato durante il soggiorno nel palazzo Del Monte, quando a soggetti ispirati dalla vita quotidiana della Roma del finire del Cinquecento, subentrano sempre maggiori riferimenti tematici all’antichità classica. Dal punto di vista stilistico il dipinto si rifà al repertorio lombardo, e più precisamente bresciano. Come si vede in particolare nell’immagine riflessa di Narciso che, realizzata con il puro e morbido variare tonale delle cromie, nel brano delle maniche percettibili per sferzate luminescenti si riconduce alle opere di Savoldo, mentre il profilo della figura appare vicino agli esempi di Romanino.
Fonte: Pannelli espositivi di Palazzo Barberini
Palazzo Barberini
Indirizzo: via delle Quattro Fontane 13 – 00184 Roma
Palazzo Barberini fa parte delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini
Galleria Corsini: via della Lungara 10, 00165 Roma

