Domus di Marco Vipsanio Agrippa

La casa Farnesina: la scoperta

Durante gli scavi nel giardino della dimora rinascimentale della Farnesina, per la costruzione dei Lungoteveri, nel 1879 iniziarono ad apparire “avanzi di una nobilissima casa privata dell’epoca augustea, adorna dei più vaghi dipinti murali che mai sieno stati ammirati in Roma”. La zona del rinvenimento, nella regione XIV della suddivisione augustea, Transtiberim, l’odierno Trastevere, era caratterizzata da attività artigiane, anche di etnie straniere e da magazzini (horrea) per le merci legate al trasporto fluviale, ma vi sono attestati anche ville e horti in affaccio sul Tevere, tra cui quelli celebri di Cesare. La scoperta suscitò un grande entusiasmo: all’epoca la pittura di età augustea a Roma era poco nota, in quanto i complessi della casa di Augusto e dell’Aula Isiaca sul Palatino non erano ancora stati scoperti e si conosceva solo la Casa di Livia sul Palatino.

Negli ambienti scavati, a parte frammenti di vasellame d’uso quotidiano e alcune monete, non sono state trovate statue e altri oggetti dell’arredo, circostanza che ha fatto pensare a un abbandono forzato dell’abitazione, forse per le continue piene del Tevere.

Nonostante la fretta dei lavori si decise di asportare interamente le decorazioni più preziose: pitture, stucchi e mosaici furono subito ricoverati nel vicino Orto Botanico e poi trasferiti nel 1889 alle Terme di Diocleziano, prima sede del Museo Nazionale Romano. La documentazione grafica e ad acquerello eseguita all’epoca è stata molto utile per ricostruire la topografia dell’area e la natura dell’edificio.

I proprietari

Nessun elemento concreto ha fornito indicazioni sui proprietari della villa ma l’eccezionale qualità delle decorazioni indica senza dubbio una committenza di ceto elevato. I confronti stretti con le pitture degli edifici augustei del Palatino e la presenza di elementi figurativi tipici del repertorio augusteo, consentono di attribuire la proprietà della villa a un esponente della cerchia di Augusto, da identificare con la figura del generale Marco Vipsanio Agrippa.

Nella zona, per altro, Agrippa aveva anche altre proprietà e per collegare questa parte della città al quartiere del Campo Marzio, dove realizzò il programma edilizio di Augusto, costrui il Pons Agrippae nel 25 a. C. (Ponte Sisto). Egli avrebbe fatto costruire e decorare la villa, che probabilmente abitò, dopo il trionfo celebrato nel 29 a.C. per la battaglia di Azio, nella quale aveva svolto un ruolo fondamentale. Augusto consolidò il legame con Agrippa dandogli in sposa la propria figlia Giulia (25 a.C. )quando questa rimase vedova dopo la morte del giovane Marcello.

Le decorazioni parietali

La casa romana come luogo dell’otium

In seguito al contatto con il mondo greco, a partire dal Il sec. a.C., la cultura ellenistica si introdusse nelle abitudini dei romani, piegando gradualmente i modi della più rigida tradizione latina ai piaceri che l’arte greca era in grado di offrire.

Si diffuse così la moda di decorare gli interni delle abitazioni con pitture riche di riferimenti letterari e mitologici, che fungevano da stimolo per la conversazione colta.

La decorazione dipinta che, in quest’epoca, era riservata ai ceti più elevati, sottolineava nella casa i ruoli degli spazi destinati alla vita publica e alla vita privata: negli ambienti pubblici proprietario doveva rispettare la tradizione con soluzioni sobrie e senza ostentazione di lusso invece nelle stanze private, accessibili a pochi, come nel caso degli ambienti qui esposti, si poteva esprimere più liberamente.

Le decorazioni della Villa della Farnesina

Nella Villa della Farnesina l’insieme delle decorazioni, pitture, stucchi e mosaici è stato ideato come progetto unitario e realizzato da maestranze della massima abilità.

L’unico artista noto dalle fonti letterarie a cui potrebbe essere attribuito un progetto decorativo di tale livello è Studius (o Ludius), considerato inventore del genere di pittura con architetture, giardini e paesaggi, di gran moda nell’epoca augustea.

Le pitture

Insieme a quelle delle case di Augusto e Livia, dell’Aula Isiaca sul Palatino e della Villa di Livia a Prima Porta (in questo museo), le pitture della Farnesina sono fortemente innovative e di rottura rispetto al linguaggio stilistico dell’ultimo periodo della Repubblica, e si collocano nel periodo dell’ascesa politica di Ottaviano (tra il 36 e il 27 a. C.), con una possibile datazione tra il 30 e 20 a. C.

La tavolozza, ricca dei colori più brillanti e costosi, dà vita a un repertorio figurativo straordinariamente vario e fantasioso.

La composizione simula illusionisticamente strutture architettoniche, entro le quali si inseriscono quadri dipinti direttamente sulla parete, come a ricreare l’effetto di una pinacoteca.

Lo schema decorativo delle pareti si adattava alla funzione principale di ogni stanza: gli ambienti destinati alla sosta, come i cubicoli, erano infatti decorati con particolare cura e attenzione, per una contemplazione più lunga, quelli destinati invece al movimento, come i corridoi, erano più sobri e scanditi da elementi ripetitivi.

Gli stucchi

Le decorazioni a stucco dei soffitti hanno molti elementi in comune con l’ornato delle pareti dipinte. Delle tre stanze B, D ed E sono conservati numerosi frammenti appartenenti alla zona dell’anticamera, recuperati durante gli scavi nelle macerie che riempivano i vani, e pazientemente ricomposti e montati; non si ha alcuna notizia sulla volta della grande sala C, probabilmente non decorata.

Gli stucchi, completamente bianchi, furono eseguiti con stampi che contenevano le forme in negativo; le scene figurate erano fatte a mano libera.

Nei riquadri sono rappresentati episodi mitologici, paesaggi con architetture prospettiche, cerimonie sacre e piccole figure; come nelle pitture i temi rappresentati rimandano per lo più al mondo di Dioniso.

Museo Nazionale Romano, Palazzo Massimo
Indirizzo: Largo di Villa Peretti, 2, 00185 Roma RM

Musei dedicati a Roma Antica:
Museo Centrale Montemartini
Musei Vaticani
Musei Capitolini
Museo Nazionale Etrusco
Museo di scultura antica Barracco
Museo della Civiltà Romana

Parchi archeologici:
Parco Archeologico del Colosseo
Mercati di Traiano
Mausoleo di Augusto
Terme di Caracalla
Museo dell’Ara Pacis
Parco Archeologico Appia Antica
Basilica Sotterranea di Porta Maggiore
Villa di Livia

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