Adriano

Imperatore e viaggiatore

Chi era Adriano?

Publio Elio Adriano apparteneva alla famiglia di Traiano, ma non era destinato a diventare imperatore. Cassio Dione ce lo descrive così (Cassio Dione, Storia Romana, volume ottavo, libro LXIX, pagine 99,101,105 – BUR, dicembre 2009) :

“Adriano era di gradevole aspetto e aveva un certo fascino.
[3] Per quanto riguarda l’origine, Adriano nacque da padre di rango senatorio, un ex pretore, Adriano Afro (questo era il suo nome), mentre per quanto riguarda l’indole, egli era portato allo studio di ambedue le lingue; lasciò alcuni libri scritti in prosa e composizioni di vario contenuto in versi.
Era infatti avidissimo di gloria, e per questo si dedicava anche a tutti gli altri interessi, persino quelli più insignificanti: scolpiva e dipingeva, e andava dicendo che non c’era nulla che riguardasse la pace o la guerra, l’imperatore o il privato cittadino, che egli non conoscesse. In verità questo non danneggiava in alcun modo gli altri, ma la sua invidia, che era implacabile contro tutti coloro che eccellevano in qualcosa, mandò in rovina molti e molti distrusse. Infatti, dato che voleva primeggiare in tutto su tutti, odiava coloro che si distinguevano in qualche attività […]
[5] Questi erano i difetti che gli rimproveravano, come anche l’eccessivo puntiglio, la curiosità e la malizia; tuttavia egli li attenuava e li compensava con la diligenza scrupolosa, con la prudenza, con la munificenza e con la scaltrezza; perciò non mosse alcuna guerra e pose fine a quelle in atto, non confiscò ingiustamente i beni di alcuno e donò molto a molti, sia a popoli sia a privati cittadini, sia a senatori sia a cavalieri.”

Per quale motivo è famoso Adriano?

Adriano è famoso per aver pacificato l’impero, per aver visitato tutte le provincie, aver costruito templi ed edifici pubblici, fondato città e addestrato personalmente l’esercito (Cassio Dione, Storia Romana, volume ottavo, libro LXIX, pagine 105, 111, 113 – BUR, dicembre 2009):

“Impose alle legioni una disciplina rigidissima, affinché, nonostante fossero forti, non si ribellassero e non divenissero insolenti, e beneficò con grandissima munificenza le città, sia quelle alleate sia quelle conquistate. Visitò molte di queste, quante non ne aveva mai visitate nessun altro imperatore, e le aiutò quasi tutte, concedendo ad alcune acqua, ad altre porti, cibo, opere pubbliche, denaro, e ad altre altri onori ancora.
[…] Esercitava i soldati ad ogni genere di battaglia; alcuni li elogiava, altri li riprendeva e insegnava a tutti ciò che dovevano fare.
Perché traessero vantaggio anche dall’osservazione del suo comportamento, si comportava in modo austero, si spostava sempre a piedi o a cavallo, e, in quel periodo, non saliva mai a bordo di un carro o di un veicolo a quattro ruote; non si copriva la testa né quando faceva caldo né quando faceva freddo, ma camminava a capo scoperto sia nel gelo della Germania sia nella calura dell’Egitto. Insomma, a tal punto esercitò ed istruì, tanto con l’esempio quanto con i precetti, l’intero esercito durante tutto l’impero, che le direttive da lui impartite sono ancora oggi una norma disciplinare per esso.
Fu soprattutto per questo che rimase per lo più in pace con le nazioni straniere: infatti, poiché queste vedevano i suoi preparativi bellici senza tuttavia riceverne danno, ma anzi, ottenevano anche del denaro, non si ribellarono.
Le sue truppe venivano tenute in esercizio così bene che la cavalleria di quelli che sono chiamati Batavi attraversò l’Istro armata di tutto punto.
Vedendo tutto ciò, i barbari erano atterriti dai Romani, e badando ai propri affari si rivolgevano a lui come ad un arbitro delle loro controversie.[…]”

Adriano è famoso anche per la sua tragica storia d’amore con il bellissimo Antinoo, un giovane originario della Bitinia che morì in circostanze misteriose.

Cosa pensavano i contemporanei di lui?

Secondo Dione Cassio (Cassio Dione, Storia Romana, volume ottavo, libro LXIX, pagina 131 – BUR, dicembre 2009):

“Nonostante avesse regnato in modo eccellente, Adriano fu odiato dal popolo per le ingiuste e nefande uccisioni avvenute all’inizio e alla fine [del suo principato]; in realtà non era affatto un sanguinario, tanto che quando alcuni si erano scontrati con lui, ritenne che fosse sufficiente scrivere alle città delle quali erano originari dicendo che quelle persone non gli piacevano.
Inoltre, se era assolutamente necessario punire degli uomini che avevano dei figli, diminuiva la loro pena in proporzione al numero dei figli stessi. Tuttavia il senato per lungo tempo insistette nel negargli gli onori divini e nel mettere sotto accusa alcuni che sotto il suo impero avevano colmato la misura, e che per questo erano stati premiati, mentre sarebbe stato necessario punirli.”

Quale eredità ci ha lasciato Adriano?

Adriano si prodigò per la salute dell’impero e a Roma lasciò alcune delle opere architettoniche più belle. Disegnò il Pantheon e il tempio di Venere e Roma, il tempio di Adriano (oggi palazzo di Pietra e sede della Camera di Commercio di Roma) e naturalmente il suo bellissimo mausoleo, oggi Castel Sant’Angelo.

Il Vallo di Adriano, una fortificazione voluta dall’imperatore per difendere la Britannia dalla Caledonia, ancora oggi segna il confine tra l’Inghilterra e la Scozia.

Tra gli imperatori Romani, grazie all’opera di Marguerite Yourcenar “Memorie di Adriano”, è quello che sentiamo più vicino alla nostra sensibilità moderna.
Come lei stessa diceva, citando Flaubert: «Quando gli dei non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo, solo». La Yourcenar dedicò praticamente tutta la sua vita alla stesura del suo capolavoro.

Ritratto di Adriano conservato presso i Musei Capitolini di Roma


Publio Elio Adriano (76- 138 d.C.) nasce a Italica, città della Spagna Betica da Elio Adriano Afro cugino di Traiano, futuro imperatore.

Imperatore romano dal 117 d.C. al 138 d.C.
Durata del Regno: 21 anni e 11 mesi

Predecessore: Traiano
Successore: Antonino Pio
Dinastia: Antonini

Come è morto Adriano? Probabilmente di scompenso cardiaco

Elenco degli imperatori Romani d’Occidente

Cronologia:
76 d.C. – 24 gennaio – nasce in Spagna

86 d.C. – Rimane orfano di padre e viene affidato alla tutela di Traiano

102 d.C. – Segue Traiano nella prima guerra dacica

108 d.C. – Creato console per i meriti acquisiti nel governo della Pannonia

117 d.C. – Legato nella spedizione contro i Parti. Console per la seconda volta; governatore in Siria.
9 agosto: gli è comunicata ufficialmente l’adozione da parte dell’imperatore.
11 agosto: riceve la notizia della morte di Traiano in Cilicia.

118 d.C. – 9 luglio: lasciato il governo della Siria, raggiunge Roma.

120 d.C. – Inizia i suoi viaggi nelle province dell’Impero.

121 d.C. – Dopo la Gallia e la Germania, visita la Britannia e vi fa costruire il Vallo.

122-123 d.C. – Tornato in Gallia, fa erigere la basilica di Nimes, quindi sverna in Spagna e di lì si reca in Siria.

123-124 d.C. – In Grecia, ad Atene ed Eleusi, poi in Asia Minore.

125 d.C. – Marzo: presiede i giochi delle feste Dionisiache ad Atene.
Estate: torna a Roma passando per la Sicilia.

128-129 d.C. – In Africa e ad Atene.

130 d.C. – In Arabia e in Egitto; durante una navigazione sul Nilo muore Antinoo.
30 ottobre: fonda nel Medio Egitto la città di Antipoli in suo onore.

131-134 d.C. – Visita l’Asia Minore, la Grecia e la Palestina.

135 d.C. – Doma la lunga rivolta degli Ebrei in Palestina e riorganizza la provincia.

136 d.C. – Adotta Lucio Elio.

138 d.C. 1° gennaio: morte di Lucio Elio.
25 febbraio: adotta Antonino.
Malfermo di salute, si ritira a Baia, lasciando a Roma come reggente Antonino.
10 luglio: muore a Baia e viene sepolto a Pozzuoli, dopo essere vissuto 62 anni, 5 mesi e 17 giorni, e aver regnato per 21 anni e 2 mesi.
Successione di Antonino Pio.

139 d.C. – Dedicazione del mausoleo di Adriano a Roma (Mole Adriana, ora Castel Sant’Angelo)