Casa romana sotto il museo Barracco

Nella via legata al nome dei fabbricanti e venditori di bauli (dei Baullari) del rione Parione, sorge un piccolo edificio dalle linee armoniose e severe, conforme alla migliore tradizione rinascimentale di stampo fiorentino. L’aveva voluto Tommaso Le Roy (1513), alto prelato della corte pontificia, per farne la propria abitazione secondo il gusto allora prevalente.

Di bell’aspetto, ingentilito nelle forme da un ricco abito cinquecentesco, il palazzetto ai Baullari fonda le sue radici nelle antichità del Campo Marzio.[…]

In tale importante consesso non sfigura neppure il suo sottosuolo che accoglie dignitoso i resti di un edificio tardo-imperiale.

Vi si accede da una comoda scala che conduce alla profondità di circa 5 m, ove si raccolgono gli avanzi di un enigmatico edificio aperto su un portico e scandito da una cornice di sei colonne a fusto liscio.

Un paramento in opera vittata coi suoi corsi di laterizi avvolge in un abbraccio quella serie di colonne e segna lo spazio di quel cortile. Vi si addossa un labrum marmoreo che il foro sul fondo denuncia come fontana. Una ricca e variegata pavimentazione di marmo, disposta su più livelli, ne invade il terreno, partecipando alla sua lussuosa ornamentazione. Che siano le venature verdastre del cipollino o i giochi policromi e geometrici dell’opus sectile si tratta comunque di una pavimentazione per ricchi che presuppone pertanto una destinazione (nell’incertezza se pubblica o privata ) certamente elevata.

Gli allettamenti per la decorazione marmorea delle pareti e gli affreschi superstiti non lasciano dubbi sulla sontuosità dell’arredo. Si tratta di quadretti ritagliati nella superficie pittorica che disegnano figure di leggiadri amorini impegnati in diverse attività di pesca, una caccia di cervi e di tigri, un’anatra variopinta, con la biscia tra il becco, colta in un paesaggio lacustre. Una rappresentazione libera da impegni contenutistici di rilievo che si accontenta di una raffigurazione di taglio genericamente naturalistico.

Si potrebbe ritenere una ricca domus patrizia di età tardo antica, una delle tante che occupavano l’area del Campo Marzio occidentale, se la presenza di un mensa ponderaria, non sviasse verso altre destinazioni a carattere pubblico.

È da escludere, sulla base di un’erronea interpretazione di uno degli affreschi, che si tratti della statio (caserma-alloggio) di una delle fazioni del circo, la “Prasina” (“Verde”), che è invece da collocarsi presso il vicolo del Pavone.
È molto più probabile che si trattasse un emporio destinato a servire uno dei quartieri centrali e più popolosi della città.

Museo Museo di scultura antica Giovanni Barracco
Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele 166/A – 00186 Roma

Visite su prenotazione. Consulta il sito per verificare disponibilità e date: https://www.sovraintendenzaroma.it/i_luoghi/roma_antica/monumenti/casa_romana_sotto_il_museo_barracco

Fonte “Roma sotterranea” Ivana Della Portella, Arsenale editrice 2002 pag.156