Collezione mosaici antichi dalle domus romane

Nella Galleria III sono raccolti i mosaici figurati, policromi e bicromi (eseguiti usando solo tessere bianche e nere, una tecnica diffusa tra il I secolo a.C. il Il secolo d.C.), che illustrano l’evoluzione della decorazione musica in età imperiale.

Sono presentati emblemata con animali o nature morte, derivanti dalla tradizione ellenistica, ma molto apprezzati anche nella pittura romana.

Un altro emblema, proveniente da via Emanuele Filiberto a Roma (II secolo d.C.), raffigura una testa di Medusa all’interno di un clipeo (uno scudo circolare).

Alla pittura alessandrina sono invece ispirati alcuni mosaici di tema egizio che rappresentano scene nilotiche, illustrando gli stessi elementi con tecniche diverse: il primo, un emblema circolare trovato nel lungotevere della Lungara, è bicromo e vi appaiono alcuni pigmei cacciatori a bordo di esili barchette, sovrastanti coccodrilli e ippopotami; nel secondo, proveniente dall’Aventino e policromo, il paesaggio esotico è più complesso, ma ritornano gli ippopotami, i coccodrilli e i pigmei, indispensabili per connotare come egizio il soggetto.

Diversi mosaici hanno invece soggetti dionisiaci, come quello con Dioniso e Satiri trovato a San Giacomo in Settimiano e l’emblema rinvenuto nella Villa della Ruffinella raffigurante Dioniso e una Menade in lotta contro due guerrieri indiani (IV secolo d.C.). Un altro mosaico tardo-antico proviene dalle Capannelle, lungo la via Appia, e rappresenta i busti delle Stagioni.

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