Il Museo delle Navi di Fiumicino

Nell’agosto del 1958 fu approvato il progetto per la realizzazione dell’aeroporto “Leonardo da Vinci” a Fiumicino. Il nuovo scalo, inaugurato ancora non completato il 20 agosto 1960 per permetterne il funzionamento durante i giochi delle XVII Olimpiadi, fu aperto ufficialmente al traffico nel gennaio 1961 con l’arrivo di un Lockheed Constellation della compagnia statunitense TWA proveniente da New York.
Gli scavi legati alla costruzione dell’aerostazione portarono subito alla luce alcune infrastrutture di Portus, il più grande porto dell’impero romano: il molo settentrionale del bacino fatto costruire dall’imperatore Claudio alla metà del I secolo d.C. e le strutture della parte nord orientale dello scalo (edifici di servizio,
terme, cisterne, approdi).
Durante i lavori di realizzazione delle strade di servizio all’aeroporto, tra il 1958 e il 1965, furono trovati i resti di cinque imbarcazioni di età romana, più parti di altre tre navi e vari materiali che formano la collezione del Museo.

Il Museo delle Navi fu costruito sul luogo del ritrovamento delle navi romane che qui sono esposte. Si tratta di due chiatte fluviali, le naves caudicariae che da Portus, il porto di Roma imperiale, risalivano il Tevere fino al porto fluviale della Capitale dell’Impero, una barca del pescatore, unica nel suo genere e un piccolo veliero per la navigazione di piccolo cabotaggio. Insieme ai relitti sono esposti gli oggetti che facevano parte della dotazione di bordo.

Il tiro delle barche ha continuato a essere praticato sul Tevere fino all’epoca moderna. Il trasporto per via d’acqua permetteva di far viaggiare merci voluminose e pesanti su lunghe distanze. In età romana una nave da trasporto di media grandezza poteva caricare circa 150 tonnellate e arrivare ad Ostia da Cadice o da Alessandria d’Egitto in una settimana.

Roma tra il I e il IV secolo d.C. era una città enorme ed il principale mercato del
Mediterraneo.
Giungevano qui da ogni provincia e dai centri al di fuori dei confini dell’impero ogni tipo di mercanzia, metalli, legni, marmi, beni di lusso senza dimenticare il grano, l’alimento base della popolazione.
Secondo Flavio Giuseppe, vissuto nel I secolo d.C. ogni anno arrivavano a Roma solo dall’Egitto 150.000 tonnellate di grano, sufficienti a nutrire la città per quattro mesi. Gli altri prodotti di largo consumo erano il vino, l’olio, usato non solo per l’alimentazione ma anche per l’illuminazione e per l’igiene del corpo, e una salsa di pesce molto apprezzata, il garum.

Il Museo delle navi romane – via Alessandro Guidoni, 00054 Fiumicino – ingresso: 6 euro GRATUITO la prima domenica del mese.

Museo delle Navi di Fiumicino

Siti ufficiali dei Musei e delle aree archeologiche:
Porto di Claudio e di Traiano
Necropoli di Porto
Ostia Antica

Parco privato:
Oasi di Porto