Il Teatro di Villa Torlonia

Il teatro si trova dentro Villa Torlonia, ma non fa parte del museo.
L’accesso viene gestito dalla Fondazione Teatro di Roma.

Il modo più suggestivo per visitare questo gioiello è partecipare alle visite spettacolo che la Fondazione organizza durante l’anno.

Le visite sono riservate a gruppi di massimo 25 persone e durano un’ora.
Avrete la possibilità di assistere ad un racconto straordinario, ascoltare la viva voce dei protagonisti delle vicende che hanno portato alla costruzione e all’abbandono del teatro voluto da Alessandro Torlonia per onorare la giovane moglie Teresa Colonna.

Un teatro come regalo di nozze

La realizzazione del Teatro è collegata alle iniziative promosse da Alessandro per le nozze, celebrate nel 1840, con Teresa Colonna, come testimoniano la profusione di stemmi accoppiati delle due famiglie nelle decorazioni dell’edificio e un programma iconografico ispirato al tema della coppia.

Il progetto venne affidato a Quintiliano Raimondi nel 1841, ma fu terminato solo nel 1874 a causa della morte dell’architetto, nel 1848, e di altri eventi luttuosi.
I lavori vennero ripresi e terminati in occasione del matrimonio dell’unica figlia di Alessandro, Anna Maria, che nel 1872 sposò il principe Giulio Borghese.

Nonostante il desiderio del principe di rendere il Teatro luogo di ritrovo mondano per la nobiltà romana, solo nel maggio del 1905 una rappresentazione pubblica fu organizzata dal giovane Giovanni Torlonia, nipote di Alessandro.

Aspetti architettonici

Il Teatro di Villa Torlonia è uno dei più interessanti esempi di architettura teatrale dell’Ottocento italiano e sicuramente un unicum nel suo genere.

Nello stesso edificio Raimondi combina, infatti, diverse tipologie costruttive, secondo il gusto eclettico del tempo. Mentre il corpo centrale si richiama alla solenne e classica grandiosità del Pantheon, l’esedra del prospetto meridionale, composta da una serra in vetro e in ghisa, guarda a modelli prettamente nordici.

Particolarità dell’edificio è il palcoscenico, con fondale apribile che faceva entrare il parco nel gioco illusionistico degli spettacoli.

Il Teatro e i due appartamenti laterali sono completamente decorati con pitture a tempera e a olio su muro, fregi e statue in stucco e mosaici pavimentali, spesso su temi inneggianti alla coppia.

L’eclettismo dominante consente di passare da una sala gotica a una moresca, da imitazioni della pittura vascolare greca a citazioni rinascimentali, da prospettive architettoniche illusionistiche a geometrici decori, nel consueto affastellamento che costituisce quasi la caratteristica delle committenze Torlonia.

Costantino Brumidi tra Roma e Washington

L’autore di gran parte delle decorazioni è Costantino Brumidi, pittore poco noto in Italia che poi fece la sua fortuna in America affrescando il Campidoglio di Washington.

Le opere scultoree sono di artisti della scuola di Thorvaldsen, quali Vincenzo Gaiassi e Pietro Galli.

Il Teatro è destinato a ospitare eventi teatrali e musicali ma anche convegni ed esposizioni nei nuovi spazi ricavati nei seminterrati.

Fonte: Casina delle Civette a Villa Torlonia. Guida. A cura di Alberta Campitelli Mondadori Electa 2008 pag. 50

Visite spettacolo al Teatro Torlonia
Costo indicativo biglietto:15,00 euro
Calendario 2024

  • 4 febbraio ore 11:00
  • 18 febbraio ore 11:00
  • 25 febbraio ore 11:00

Clicca qui per avere maggiori informazioni e prenotare la visita.

Teresa Colonna (n Roma 22-2-1823 + m ivi 17-3-1875), figlia di Aspreno I Colonna (1787-1847) dei principi di Paliano e di Maria Giovanna Cattaneo della Volta (1790-1876).
La diciassettenne Teresa sposò Alessandro Torlonia il 16 luglio 1840, più grande di lei di ben 23 anni.

Il matrimonio non fu felice, Teresa si ammalò di una non ben definita malattie di nervi (probabilmente qualche patologia di origine psicologica) diede alla luce due figlie, la più piccola Giovanna Giacinta era “inferma” e visse in un istituto nascosta a tutti fino alla morte prematura.

Alessandro Raffaele Torlonia, (Roma, 1 gennaio 1800 – Roma 7 febbraio 1886)

Costantino Brumidi (Roma26 luglio 1805 – Washington19 febbraio 1880)

Museo delle vetrate artistiche

La Casina delle Civette si presenta come un pittoresco collage di materiali […] Tra gli elementi decorativi che caratterizzano l’architettura dell’edificio hanno un ruolo centrale le numerose vetrate, realizzate dal laboratorio di Cesare Picchiarini (1871-1943), detto “‘Mastro Picchio”, su cartoni di noti artisti. L’arte della vetrata policroma legata a piombo, già diffusa dal Medioevo fino…

Il Casino Nobile

Tra il 1802 e il 1806, su incarico del principe Giovanni Torlonia, Giuseppe Valadier ampliò l’edificio padronale della Villa sulla Via Nomentana acquistata nel 1797 dai Colonna, aggiungendovi avancorpi, porticati ed ariosi terrazzi.Alla morte di Giovanni (1829), il figlio Alessandro incaricò l’architetto e pittore Giovan Battista Caretti di abbellire ed ampliare l’edificio; a lui si…

Il Casino dei Principi

A pochi passi dal Casino Nobile, al quale è collegato anche da una galleria sotterranea, si trova il Casino dei Principi, un piccolo edificio trasformato e ampliato anch’esso prima da Valadier e poi da Caretti. Perdute le tempere murali raffiguranti paesaggi dell’antica Grecia e dell’antica Roma, si conservano solo le decorazioni della sala da pranzo…

Caricamento…

Si è verificato un problema. Aggiorna la pagina e/o riprova in seguito.