Palazzo Altemps

Sede del Museo Nazionale Romano

Nazionale

Classificazione: 4 su 5.
Roma Pass

Una cornice perfetta all’interno del rinascimentale Palazzo Altemps, acquistato dallo stato nel 1982 e destinato alla Soprintendenza archeologica di Roma, sono state riordinate le raccolte storiche di scultura antica confluite nel Museo Nazionale Romano, tra le quali anche la più importante: la Boncompagni Ludovisi.

La scelta di destinare questo edificio alla sezione museale dedicata al collezionismo di antichità rispetta la vocazione storica del palazzo costruito nel XV secolo dalla famiglia Riario nel cuore di Roma, tra piazza Navona e il Vaticano, nell’area urbana che corrispondeva in età romana alla zona settentrionale del Campo Marzio.

Dopo averlo acquistato nel 1568 il cardinale Marco Sittico Altemps, nipote di papa Pio IV, fece rinnovare l’edificio incaricando dei lavori l’architetto Martino Longhi, che realizzò il magnifico cortile e l’altana decorata da raffinatissimi rilievi – prototipo assoluto nella storia dell’architettura di questo nuovo genere di torre-belvedere così imitato nella capitale – sormontata ai quattro lati da obelischi e al culmine dallo stambecco rampante, ricorrente simbolo araldico della casata.

Già da allora, nelle ampie sale affrescate da maestri italiani e fiamminghi che si affacciano sulla loggia dipinta come un giardino segreto delle delizie, venne esposta una bella collezione di sculture secondo l’ormai consolidata tradizione antiquaria delle diaetae statuaria, dimore nobili impreziosite da statue e marmi antichi.

Ne rimangono ancora quindici a ornamento del cortile, dove è stata rispettata la collocazione originaria delle statue sotto le arcate del portico e lungo lo scalone che conduce fino alla Biblioteca Altempsiana, che conserva ancora interessanti pitture murali, mentre un’antica vasca costituisce oggi l’altare della chiesa interna di Sant’Aniceto.

Oltre allo statuario arricchito da vasi greci ed etruschi, nel palazzo era infatti custodita una preziosa raccolta di manoscritti.

La dispersione di questi beni iniziò nel XVIII secolo con la vendita ad altre famiglie dell’aristocrazia romana e si intensificò all’epoca della rivoluzione francese, così che alcuni marmi Altemps si trovano ora nei Musei Vaticani, a Parigi, Berlino, Copenaghen e Mosca.
Avvicinandosi al museo non passano inosservate le irregolarità e le asimmetrie delle facciate, rivelatrici dei successivi interventi che hanno modificato gli aspetti esterno e interno di un palazzo che ha accorpato case medievali nel primo nucleo quattrocentesco con la sua torre rinforzata nella base a scarpa a seguito di un crollo, mentre dopo i restauri recenti che hanno rimosso le trasformazioni ottocentesche la fisionomia è tornata senza dubbio quella tardo-rinascimentale: il portale a bugnato in via di Sant’Apollinare, l’androne voltato a botte, le finestre e
le porte riquadrate da cornici in marmo.

Indirizzo: Piazza S. Apollinare, 46 – 00186 Roma
Sito web: https://museonazionaleromano.beniculturali.it/palazzo-altemps/
Costo Indicativo del biglietto: 8,00 euro
Gratuità: prima domenica del mese

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