Un affresco sull’arco del Colosseo

La veduta ideale di Gerusalemme

Grazie al suo ruolo di alter ego della Roma cristiana, la città di Gerusalemme compare nuovamente legata alla storia del Colosseo molti secoli dopo le spoliazioni che permisero di finanziare la sua costruzione.

L’affresco è sempre stato lì a 7 m di altezza sulla Porta Triumphalis del Colosseo, ma una patina non consentiva di riconoscere facilmente la pianta della città di Gerusalemme.

Il lavoro di restauro dei 15 metri quadrati di affresco è terminato nell’estate del 2020.

Gli archeologi stanno ora ipotizzando la presenza di un affresco rappresentante la pianta di Roma sul lato del Colosseo che si volge verso San Giovanni.

La rappresentazione riproduce una pianta della Città Santa fatta eseguire dal teologo olandese Christian van Adrichom e pubblicata per la prima volta nel 1585 in un testo che descriveva i luoghi sacri della città e la sua storia, comprese le stazioni della via Crucis.

Le ragioni della raffigurazione all’interno del Colosseo sono da collegarsi con il rinnovato interesse religioso che investì il Colosseo nel XVII sec. e che portò alla consacrazione del monumento a Cristo e ai martiri cristiani durante il pontificato di Papa Clemente X, nell’anno giubilare 1675.
Il dipinto, di autore ignoto, raffigura una veduta ideale, della citta di Gerusalemme, orientata a est ed eseguita in combinazione tra proiezione orizzontale e visione prospettica.

La direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, illustra l’affresco

Una storia che si dipana nei secoli attorno alle mura della città e, dunque, con i numerosi assedi e l’avvento di eserciti che si sono avvicendati fuori e dentro le sue mura (compresi gli accampamenti dei romani), raffigurati in parallelo alla crocifissione e alla resurrezione di Gesù.

In alto al centro è il Tempio di Erode, oggi mutilo nella parte superiore, caratterizzato da una serie di recinzioni turrite inscritte l’una nell’altra.

Intorno è una moltitudine di edifici e caseggiati attraversati dal torrente Cedron.

La presenza di una triplice cinta di mura lungo il lato sinistro della pianta indica una visione sincronica dello sviluppo della città dalle origini sino all’età di Cristo: la civitas superior o città di David, la civitas inferior e la secunda civitas.

Alcuni accampamenti militari disposti intorno alle mura e una scena di combattimento nel margine inferiore dell’affresco ricordano le vittorie di David contro i Filistei.

In basso a sinistra è la scena della crocifissione sulla cima del Golgota. Sono visibili, in sequenza antioraria, la sistemazione di Gesù sulla croce, le croci issate, la deposizione, la spartizione della tunica; in basso, entro un recinto, sono raffigurate la resurrezione e l’apparizione di Gesù risorto.