Salottino dei Satiri

Il corridoio si apre all’improvviso in un piccolo vano, ricavato nella sommità del cupolino ottagonale, un piccolo rifugio che un tempo aveva lungo tutto il perimetro accoglienti sedili dei quali resta un solo elemento.

La denominazione deriva dai piccoli satiri in stucco (in gran parte mutili), seduti sul bordo del lucernaio che sormonta il salottino e che incornicia una vetrata con nastri e foglie d’edera.

L’ambiente è ricolmo di elementi decorativi in stucco e in legno intagliato con motivi fitomorti e zoomorfi (chiocciole e tralci d’edera) che si ripetono anche nelle vetrate del piccolo balcone aperto sulla villa e nei capitelli delle colonnine che reggono la tettoia in legno finemente intagliato.

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