Il fiume Nilo

Nel 1513 venne trovata a Campo Marzio, la colossale statua del Nilo, probabilmente un prezioso elemento decorativo del cosiddetto Iseo Campense, dedicato alle divinità egizie Iside e Serapide.

Il fiume è raffigurato come un vegliardo disteso su di un fianco, con una cornucopia colma di frutti nella mano sinistra e spighe di grano nella mano destra. La terra d’Egitto è evocata dalla presenza di una sfinge, sulla quale la figura si poggia, e da alcuni animali esotici.

La scena è vivacizzata da sedici putti, che alludono ai sedici cubiti d’acqua, cioè il livello raggiunto dal Nilo durante la stagione delle inondazioni.

Sul basamento è raffigurato un paesaggio nilotico con pigmei, ippopotami e coccodrilli.

È probabile che la scultura si ispiri a una monumentale statua del Nilo in basalto nero, capolavoro della scultura ellenistica alessandrina, che Plinio il Vecchio descrive all’interno del Foro della Pace.