ll Colosseo salvato dalla demolizione dall’amore del popolo

Nei suoi quasi 2000 anni di storia, la memoria del Colosseo si è persa molte volte. Nel medioevo si credeva che fosse un tempio dedicato al Sole Invitto.

“Item vi è la rotonda mole degli specchi […] di squisita bellezza, vi era messo uno specchio in cui si vedevano tutte le cose del mondo, l’ha costruito Vespasiano e viene chiamato Coliseo” – Nikolaus Muffel 1452.

Se il Pantheon era il simbolo della Roma cristianizzata, il Colosseo era il tempio per eccellenza dei Pagani e della Roma imperiale.

Per questo motivo, nei secoli passati, ha rischiato di essere distrutto molte volte.

Nei progetti di Papa Pio V e Sisto V era prevista la sua demolizione. Ma la sua bellezza e l’amore dei romani per il monumento simbolo della città l’hanno salvato.
Il papato fu costretto ad integrare il Colosseo nella sua visione del mondo cristianizzata.

Divento’ il simbolo della lotta dei primi martiri contro il paganesimo.

“La volontà di concentrare l’attenzione del fedele unicamente su monumenti cristiani aveva portato Papa Pio V al progetto di eliminare dalla città tutto ciò che ricordasse la Roma classica; sotto i colpi del piccone doveva crollare anche il Colosseo.

La decisione fu revocata, anzi pare che lo stesso papa avesse trovato la soluzione dell’inserimento del Colosseo nel pellegrinaggio devoto prescrivendo la raccolta della terra dell’arena dell’Anfiteatro come reliquia.”

Michela di Macco – Il Colosseo

Nel 1696, Carlo Fontana, allievo di Bernini, elabora un progetto, non realizzato, per la costruzione di un Santuario dedicato ai Martiri Cristiani.

Il monumentale edificio, a pianta centrale, era impostato sull’asse maggiore dell’ellisse ed era integrato da un portico perimetrale.