Sepolcro dei Platorini

La scoperta

La tomba fu scoperta nel 1880 sulla riva destra del Tevere, tra Ponte Sisto e via della Lungara. Nel 1883 fu demolita e tutti i materiali, compresi i blocchi della muratura, furono trasportati nelle Terme di Diocleziano.

Nel 1911, in occasione della grande Mostra Archeologica, il sepolcro venne ricostruito da Roberto Paribeni, sulla base delle relazioni di scavo e delle testimonianze grafiche. La tomba, a pianta rettangolare (m. 7,45 x 7,10), era realizzata in opera cementizia, con rivestimento esterno in blocchi di marmo e interno in cortina laterizia, secondo una tipologia tipica dell’età augustea-giulio claudia. Sui lati del sepolcro – che presenta un fregio con motivo a girali e cornice, databile in età tiberiana – sono stati rimessi in opera alcuni blocchi di rivestimento e quattro iscrizioni.

All’interno il sepolcro, con zoccolo intonacato, mostra su ogni parete, ad eccezione di quella di ingresso, nicchie semicircolari e quadrate, entro le quali erano collocate le urne cinerarie. La copertura era a volta rivestita di stucco, il pavimento a mosaico bianco e nero e con emblema policromo. L’iscrizione (CIL VI,31761) trovata davanti all’ingresso e ritenuta, forse erroneamente, quella dei titolari del sepolcro – di recente ricondotto alla classe dei sepolcri ad ara – contiene il nome di due personaggi della gens Sulpicia, probabilmente padre e figlia.

Le numerose iscrizioni inserite nella tomba attestano complesse relazioni esistenti tra gli occupanti, che sono state variamente spiegate.

Nelle nicchie della cella erano ancora conservate molte delle urne cinerarie, come documentato anche dall’acquarello del Massuero, al lato sinistro del sepolcro, distrutto per la costruzione delle Mura Aureliane, il Lanciani attribuì le urne rinvenute nell’intercapedine esistente tra la tomba e le muratura: esse contenevano, oltre ceneri ed ossa, anche alcuni gioielli femminili, che però non sono pervenuti nelle collezioni del Museo.

Nella cella sepolcrale, sotto il crollo della volta, furono rinvenute anche le due statue iconiche e il busto femminile esposti.

Museo Terme di Diocleziano
Indirizzo: Via Enrico de Nicola, 78 – 00185 Roma
Sito web: https://museonazionaleromano.beniculturali.it/terme-di-diocleziano/
Costo Indicativo del biglietto: 10,00 euro
Gratuità: prima domenica del mese

Musei dedicati a Roma Antica:
Musei Capitolini
Museo Centrale Montemartini
Musei Vaticani
Museo Nazionale Romano
Museo Nazionale Etrusco
Museo di scultura antica Barracco
Museo della Civiltà Romana

Parchi archeologici:
Parco Archeologico del Colosseo
Mercati di Traiano
Mausoleo di Augusto
Terme di Caracalla
Museo dell’Ara Pacis
Parco Archeologico Appia Antica
Basilica Sotterranea di Porta Maggiore
Villa di Livia

Link utili:

Leggi anche:

La Tomba del Guerriero di Lanuvio

Entro il quadro delle tombe laziali di VI-V sec., l’eccezionale Tomba del Guerriero di Lanuvio (fine del primo quarto del V sec. a.C.) si distingue perché, pur essendo anch’essa modesta e priva di beni di corredo, ha restituito la sepoltura entro un…

Scopri di più

La triste storia del fanciullo sul destriero

La Statua equestre di fanciullo eroizzato, presso le Terme di Diocleziano a Roma rappresenta una rarità. Le statue equestri infatti erano riservate a capi militari ed imperatori. Leggendo i simboli di questa particolare statua scopriamo la triste storia che ci racconta….

Scopri di più